Pierangelo Bertoli partecipò nel 1991 al Festival di Sanremo insieme ai Tazenda con Spunta la Luna dal monte, una canzone scritta in origine dal gruppo sardo intitolata Disamparados, di cui Bertoli scrisse il testo in italiano: il brano ottenne molto successo, portando a Bertoli una seconda giovinezza artistica.
Nel 1992 ritornò a Sanremo con Italia d’oro, una denuncia senza mezza termini di alcuni malcostumi, la quale anticipò lo scandalo di Tangentopoli che di lì a poco avrebbe interessato l’opinione pubblica: la sua seconda partecipazione gli valse il quarto posto.
Racconteranno che adesso è più facile
che la giustizia si rafforzerà
che la ragione è servire il più forte
e un calcio in culo all’umanità
Ditemi ora se tutto è mutevole
se il criminale fu chi assassinò
poi l’interesse così prepotente che conta solo chi più sterminò
Romba il potere che detta le regole
cade la voce della libertà
mentre sui conti dei lupi economici
non resta il sangue di chi pagherà
Italia d’oro frutto del lavoro cinta dall’alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai
Tutto si perde in un suono di missili
mentre altri spari risuonano già
sopra alle strade viaggiate dai deboli
la nostra guerra non si spegnerà
E torneranno a parlarci di lacrime dei risultati della povertà
delle tangenti e dei boss tutti liberi
di un’altra bomba scoppiata in città
Spero soltanto di stare tra gli uomini
che l’ignoranza non la spunterà
che smetteremo di essere complici
che cambieremo chi deciderà
Italia d’oro frutto del lavoro cinta dall’alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai
Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta
dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa
Pierangelo Bertoli